sabato 10 giugno 2017

Dentro L'acqua




Non fidarti di una superficie troppo calma.
Lascia che l'acqua ti racconti la sua storia. 







Dal risvolto di copertina:

Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell'Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto : mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi spezzati, confusi, a volte ambigui, l'hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta è il momento di tornare.
Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n'è una di cui è certa davvero. Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine - donne "scomode", difficili , come lei - ma mai e poi mai le avrebbe seguite.
Allora qual è il segreto che l'ha trascinata con sé dentro l'acqua? E perché Julia, adesso,  ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato ? La verità, sfuggente come l'acqua, è difficile da scoprire a Beckford; è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.


Paula Hawkins


Anche questo libro sembra destinato ad essere un grande successo editoriale così come lo era stato, un paio di anni fa "La ragazza del treno", della stessa autrice,  di cui si sono vendute 18 milioni di copie.

A me era molto piaciuto quel primo libro perché  scritto in uno stile insolito, una sorta di narrazione a più voci ,coinvolgente e incalzante nello stesso tempo, capace di tenermi con il fiato sospeso fino alla fine, caratteristica che mancava invece alla successiva versione cinematografica , piuttosto bruttina.
Ricordo che, una volta iniziato a leggerlo, non ero stata capace di interrompere la lettura fino alla fine del libro, in parte per la brevità dei capitoli che mi portavano a dire : ancora uno... (come le ciliegie...), ma anche per il ritmo della narrazione, e per quella pluralità delle voci narranti che  non distoglieva l'attenzione dal personaggio centrale, la ragazza del treno appunto, con tutte le sue debolezze e le sue ossessioni.


Anche in questo secondo libro, "Dentro l'acqua", il testo è scorrevole, i capitoli sono brevi e ciascuno di essi è introdotto da uno dei personaggi, sia per raccontare di sé, del suo passato, delle sue insicurezza, sia per portare avanti il filo del racconto in generale.

Tuttavia ,specialmente nella prima parte , a causa della presenza di  troppe voci narranti , ho faticato a collocarle con ordine sia nel quadro generale della vicenda, sia nel rapporto di ciascuna con gli altri; ciò ha rallentato il ritmo della lettura,  tanto da dover prendere carta e penna per annotare, per ciascuna "voce", nome, professione, grado di parentela, una sorta di promemoria da consultare all'inizio di ogni nuovo capitolo. 

Anche una lettura più lenta però ha i suoi vantaggi: se bevi tutto d'un fiato, non apprezzi il sapore, se invece sorseggi  ....puoi osservare meglio i dettagli e  riflettendoci sopra,   magari  ti ritrovi a domandarti come è  possibile che.... hops, scusate, dimenticavo che il libro è uscito da poco e molti non l'hanno ancora letto...meglio fermarsi qui.

Caso mai ne riparliamo....













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