lunedì 1 agosto 2016

Equivoci e bugie



Una piccola cittadina inglese, un lunedì mattina nell’afosa estate del 1976: Mrs Creasy del civico 8 è scomparsa. I vicini sembrano attribuire questo fatto al caldo insolito, ma Grace, dieci anni, e la sua amica del cuore Tilly non la pensano allo stesso modo. Ispirate da una predica del vicario della parrocchia locale, le ragazzine decidono di investigare, sicure del fatto che se il nostro cuore ci permette di trovare Dio, anche Mrs Creasy può essere trovata e ricondotta a casa con il loro aiuto. E così, mentre la temperatura si impenna e l’asfalto si scioglie, Grace e Tilly vanno di porta in porta alla ricerca di qualche indizio. Quello che scoprono è una incredibile rete di menzogne e segreti legati a un fatto accaduto tempo prima. E intanto che cercano di raccapezzarsi in quel che hanno visto e sentito, viene alla luce una storia ben più grande di loro...

Con questo risvolto di copertina non potevo non comprare il libro e buttarmici, ma la lettura non è stata facile e coinvolgente come di solito mi capita con questo genere di libri. 
Perchè? 
I motivi sono due: il primo è legato al fatto che sto evidentemente invecchiando e mi capita di fare fatica a districarmi con testi che hanno parecchi protagonisti, soprattutto se i nomi non sono italiani. Il secondo è che questo libro "giallo" è molto insolito, raccontato in maniera diversa dall'usuale e mi ha colto un po' in contropiede. Pensare che l'ho iniziato prima di partire per le vacanze e l'ho ripreso, sforzandomi di farlo, solo al ritorno, è una cosa del tutto nuova per me. Mai, prima, la settimana enigmistica ha battuto un romanzo!
 Eppure la storia mi è piaciuta e anche il modo di raccontarla, una volta che mi ci sono abituata. Infatti, come l'ho riaperto, non l'ho più lasciato, fino alla fine.
Mi pare che questa scrittrice esordiente meriti molto anche per il modo in cui usa i vocaboli e gli aggettivi: la trovo una scrittura profonda, lontana dall'essenzialità che ultimamente prediligo, ma veramente "ad hoc", affascinante, non banale, colta. Mi è piaciuta parecchio.
Il risvolto di copertina dice anche che questo romanzo non è solo un giallo, ma anche un romanzo di formazione. E sono d'accordo: Grace, quando tutta la vicenda si sarà risolta, avrà imparato molte cose. Non solo che i grandi hanno dubbi, paure, meschinità e pregiudizi, ma avrà anche capito che cosa conta nella vita e quali sono i sentimenti da privilegiare. E' cresciuta, insieme alla sua amicizia per Tilly.





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