domenica 15 febbraio 2015

Se ho paura, prendimi per mano




Lo straordinario romanzo d'esordio di una grande sceneggiatrice italiana.

«Ironico e rocambolesco romanzo d’esordio, che già dalle prime battute sembra la sceneggiatura di un film.»


Un analista finanziario
che vive sotto i ponti

Una bambina che interessa
a molti ma che nessuno vuole

Una fuga rocambolesca in una
Roma magica e pericolosa

Smilzo, fallimentare barbone nonché ex analista finanziario di successo, è al supermercato quando avviene una rapina in cui resta uccisa una donna. Vicino a lei c’è una bambina di tre anni, impietrita dallo choc. Prima che la polizia si renda conto di quel che sta succedendo, un energumeno cerca di rapire la piccola, ma Smilzo riesce a prenderla e a portarla via con sé. Non sa esattamente cosa l’abbia spinto e non sa che farsene di lei. Però sa che lei ha bisogno di protezione e, incredibilmente, sente che lui può esserle di aiuto. Non importa se finirà nei guai e dovrà nascondersi per mezza Roma, inseguito da una banda di criminali. Smilzo non è uno sprovveduto, e con l’aiuto di un’improbabile squadra costituita da un prete e da un attempato professore universitario (per non parlare di un saccente chihuahua) riuscirà a cambiare il destino della bambina e anche il suo. Un bellissimo romanzo d’esordio, una commedia romantica, allegra e commovente dei nostri giorni, narrata da Carla Vistarini con tocco lieve e affettuoso.

Dopo una pausa di più di un mese, ho ripreso a leggere. Finalmente! Prima ero troppo stanca per farlo, ma ora siamo tornati alla nostra vita quotidiana e i libri non possono mancare.
 Questo mi è piaciuto parecchio. La storia è raccontata in tono lieve e realistico; i personaggi sono umani, verosimili, con i loro pensieri, le loro piccole manie, i difetti....sono personaggi a cui ci si affeziona subito: il prete, il commissario e il suo aiutante, il professore...perfino il cane. Un bel libro, da leggere veloce e da aspettare di vedere , magari, sullo schermo cinematografico.

Ecco cosa dice la Vistarini in un'intervista su repubblica che, per completezza,  dovreste leggere qui:http://www.repubblica.it/rubriche/passaparola/2014/09/29/news/carla_vistarini_se_ho_paura_prendimi-96908401/:



Smilzo è un uomo travolto fino alle estreme conseguenze da eventi fuori controllo, che non ricorda o non vuole ricordare nemmeno il proprio nome vero, che dall'Olimpo dell'alta finanza è precipitato a fare il barbone sotto i ponti. Dal maneggiare miliardi e dal non avere il tempo nemmeno di usare gli agi esagerati che la ricchezza affannosa da yuppy gli procurava, si ritrova a cucinarsi fagioli in scatola col fornelletto a gas davanti alla sua "suite di cartone" sotto Ponte Sant'Angelo, a Roma. Solo e reietto, abbandonato da tutti. Ma è proprio  in questa condizione che  ritrova se stesso. Scopre di avere un'anima e voglia di riscatto. E fra mille difficoltà e inadeguatezze caratteriali si rimette in gioco e riesce a proteggere l'altra protagonista del racconto, la bambina sperduta, inseguita da oscure minacce. 






Carla Vistarini, autrice di canzoni per artisti di fama, tra questi Mina, Ornella Vanoni, Gigi Proietti, Mia Martini, Renato Zero, Luciano Pavarotti, Massimo Ranieri, ha scelto la via del romanzo per  "voglia di parlare direttamente al pubblico", tramite contatto diretto, senza intermediari. Ed è senz'altro
riuscita a vincere la sfida, con una storia magica che coinvolge, diverte e commuove.

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