sabato 10 maggio 2014

Una gradevole sorpresa

Mercoledi pomeriggio avevo in calendario un corso di aggiornamento professionale, roba da salti di gioia come potete immaginare...
Di solito questi corsi si tengono nelle sale conferenza di qualche grande albergo; questa volta però l'invito era presso una scuola agricola nel Parco di Monza e la cosa mi incuriosiva non poco.

Già entrare nel verde di questo bellissimo parco ha un effetto quanto meno rilassante, ma ancor più mi ha sorpreso il contesto in cui sorge questa scuola, nonchè la sua storia.



Così si legge sul sito della scuola:

La Scuola Agraria del Parco di Monza affonda le sue radici nell'agricoltura e ad essa rimane ancora oggi ben ancorata. La sede della Scuola è nel cuore del Parco di Monza, presso la Cascina Frutteto, struttura tra i maggiori esempi di architettura rurale lombarda che fin dal 1800 già ospitava un importante centro di studi e sperimentazione in ambito agricolo. 

La fondatrice, Aurelia Josz, inaugurava la prima "Scuola pratica  agricola femminile" in Italia l'8 dicembre del 1902 a Milano, per una trentina di orfane tra i 13 e i 15 anni, ospiti al palazzo delle Stelline di Corso Magenta. Maestra elementare a Firenze e poi a Milano, Aurelia Josz, tragicamente scomparsa ad Auschwitz, aveva capito l'importanza di creare un'opportunità di studio più vicina alla realtà contadina della provincia di Milano di inizio secolo. Alla Josz successe nel dopoguerra la altrettanto storica direttrice Maria Nicolini, che operò presso la Cascina Frutteto fino al 1984.

La Scuola era rivolta ad un'utenza femminile cui era in grado di garantire una formazione professionale moderna grazie a strumentazioni tecnologiche e scientifiche notevoli per l'epoca e all'ampio sviluppo dato alla sperimentazione. Le giovani diplomateindirizzate verso nuove professioni ed ambiti di lavoro autonomi e non competitivi con quelli maschili, si fecero portatrici di un'agricoltura più scientifica e aggiornata. La Scuola venne riconosciuta come Ente Morale con Regio Decreto n.1913 del 30 dicembre 1920.
Il piano di studi prevedeva anche lezioni di economia domestica e piccolo allevamento: come allevare il baco da seta, come dedicarsi all'apicoltura o all'allevamento del pollame per l'autoconsumo e per la vendita. Si può dire che furono le prime intuizioni dell'importanza della "multifunzionalità agricola", tematica che oggi la Scuola riprende in chiave moderna, predisponendo in tale ambito una specifica offerta formativa.


Il testo è corredato da foto d'epoca davvero interessanti.


 



Purtroppo non avevo con me la macchina fotografica e le foto dal cellulare non sono il massimo, tuttavia ho voluto conservare un ricordo tangibile di questo luogo particolare, dove sembra proprio di toccare con mano l'amore per la natura, semplice e spontaneo, di chi lo frequenta. 




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Insomma, anche il coffee break con i biscotti ancora caldi appena sfornati è stato particolarmente gradevole, ma più di ogni altra cosa ho apprezzato lo spirito di chi ha pensato di creare un posto come questo, una donna naturalmente, dotata di particolare sensibilità.

2 commenti:

  1. Per essere foto dal cellulare non sono per niente male, il posto veramente magnifico.

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  2. Una scoperta davvero piacevole! La fondatrice deve essere stata una gran donna!

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