domenica 21 aprile 2013

Lavanda n.2



 

Al solo ricordare la splendida pianta di lavanda immediatamente ci torna alla mente il suo caratteristico aroma. Non solo: il suo intenso colore viola ci rimanda l’immagine dei campi sterminati della Provenza, la parte meridionale della Francia, dove la sua coltivazione è intensiva. Sembra di vedere un mare dai flutti violetti contro un cielo laccato d’azzurro intenso. Anche il nostro respiro, solo ad immaginare la lavanda, si fa più aperto, calmo; ci sentiamo come più sani e, ancora una volta, ci ripromettiamo di metterne a dimora un cespuglio nel nostro giardino o anche solo un vasetto sul balcone. Non se ne può fare a meno. 




La lavanda, per le sue innumerevoli doti, oltre che per il suo persistente profumo che rimane anche quando i fiori sono ormai seccati, è in uso presso le antiche popolazioni del Mediterraneo da tempi ormai remoti: le prime testimonianze sono giunte a noi da circa 2.500 anni fa, quando Egizi e Fenici ne facevano uso per bendare e profumare i propri defunti. Arabi e Romani ne immergevano i fiori secchi nell’acqua dei bagni pubblici per profumarla e rilassare le membra. 




La spiga del fiore di lavanda era, ed è tutt’oggi, considerata un potente amuleto contro le forze del male; si dice anche che sia un talismano capace di richiamare prosperità e fecondità e, tra le forze astrali, viene abbinata al segno zodiacale dell'Ariete.
I Greci curavano l'insonnia, i dolori di schiena e la prediligevano per le sue capacità calmanti appendendone piccoli mazzolini al soffitto delle proprie abitazioni sottoforma di aroma terapia.
Dalle isole greche di Hyères la coltivazione della lavanda si è propagata in Italia, in Francia, in Spagna e poi da lì in Inghilterra fino alle coste dell’America settentrionale.

CURIOSITÁ DAL PASSATO

lavanda Dalla Gran Bretagna giungono a noi le voci che la Regina Elisabetta I apprezzasse tanto la lavanda da conservarla in bouquets carichi di profumo. Ella ordinò che sulla tavola reale non dovessero mai mancare i fiori di lavanda e impose ai suoi giardinieri di fare in modo che la lavanda fresca fosse disponibile tutto l'anno. La Regina ha anche bevuto una grande quantità di te alla lavanda per alleviare le sue emicranie e l’ha usata per profumare il corpo. Anche la Regina Vittoria d'Inghilterra è popolare perché in ognuna delle sue stanze si poteva godere del profumo di questa spiga: faceva usare la lavanda per lavare pavimenti e mobili, rinfrescare l'aria, e la voleva cosparsa tra le lenzuola.
Durante la prima guerra mondiale, gli infermieri bagnavano le ferite dei soldati con impacchi di lavanda.
Fino ad oggi, i francesi continuano a portare gli agnellini a pascolare nei campi di lavanda, in questo modo la loro carne risulta più tenera e profumata.

LE DIVERSE SPECIE DI LAVANDA

fiori secchi lavanda Esistono centinaia di varietà di lavande coltivate in tutti i continenti, dove, gli appassionati hanno avuto modo di creare dei giardini spettacolari utilizzando spighe di diversa forma e gradazione di colore. La lavanda è una pianta, dal portamento eretto, che può essere alta 40-60 cm, eccezionalmente arriva fino a 120 cm.
Ciascuna spiga contiene un numero variabile di fiori molto profumati dallo spiccato aroma a seconda della specie.
Anche i colori possono variare di molto: tutte le tonalità del viola fino al rosa e al porpora; del blu intenso e dell’azzurro fino ad arrivare al bianco e al grigio.
È una pianta particolarmente adatta a formare siepi basse o bordure di viali che, coltivata in piena terra, ha pochissime esigenze di acqua, di concime e di cure.
Ama comunque i posti ben assolati per crescere armoniosamente in modo da non doversi orientare alla ricerca del sole.
Entro la prima metà di settembre, quando la lavanda perde il suo bell’aspetto, dopo la fioritura, va assolutamente potata tagliando non solo i fiori ma anche parte della vegetazione, in modo da non far lignificare la pianta; se la lavanda viene potata in questo periodo, nel giro di poche settimane, rimetterà le foglie e si avrà un bel cespuglio anche durante l'inverno.



COME OTTENERE I FIORI SECCHI

I fiori di lavanda messi a seccare sono un altro modo per godere dei profumi dolci di questa pianta meravigliosa. Addirittura i vecchi fasci secchi possono tornare utili come accendifuoco profumati! È semplicissimo mettere a seccare in casa i mazzolini di lavanda: basta potare la pianta al calar del sole, quando è bell’asciutta, lasciando i gambi delle spighe lunghi 18-20 cm. Legare con un elastico o uno spago solo dodici fiori per ciascun mazzolino in maniera che circoli bene l’aria tra una spiga e l’altra e non si formino così delle muffe. Appendere i mazzolini a testa in giù in un luogo buio e ventilato e attendere 2-3 settimane a seconda dell’umidità dell’aria.

COSA SI PUÒ REALIZZARE CON I FIORI SECCHI DI LAVANDA

composizione fiori secchi lavanda Innumerevoli pensierini profumati e sorprendenti utilità pratiche. Per realizzare i pot pourri, da appendere negli armadi o da mettere tra la biancheria nei cassetti, basta avvolgere una discreta quantità di fiori secchi in piccoli sacchetti di tulle, quelli delle bomboniere, poi inserirli in bustine di stoffa o pizzo che potranno essere riutilizzate per molti anni ancora.
Un’idea romantica è quella di riporre uno dei vostri cuscinetti di lavanda assieme alla carta da lettere: anche se ormai si usa tanto di rado, sarà piacevolissima da spedire con un vostro ricordo profumato.
Si possono addirittura rinfrescare i tappeti di casa senza utilizzare sostanze chimiche dannose: basta aggiungere ad una tazza di bicarbonato di sodio due cucchiai di germogli secchi ben macinati; introdurre il composto in un barattolo e cospargere il tutto sul nostro tappeto. Dopo circa 30 minuti passiamo l’aspirapolvere e la nostra casa emana nuova luce e un gradevole profumo di pulito.
La lavanda è l’ingrediente principe dei saponi che si possono realizzare artigianalmente; un sacchettino di fiori secchi è bene aggiungerlo all’acqua del bagno per aiutare a rilassarsi e per respirare meglio.
Le punte e le foglie di lavanda sono utilizzate nella maggior parte dei piatti al posto del rosmarino, per esempio con gli spiedini di gamberetti, o con gli stufati di carne a base di vino.
Bella e ottima guarnizione per i bicchieri di spumante, per i sorbetti e i gelati, diventa squisita con la torta al cioccolato.
Attenzione però a non mangiare fiori provenienti dai fiorai, vivai o garden center. In molti casi questi fiori sono stati trattati con dei pesticidi non adatti per uso alimentare.











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