venerdì 3 agosto 2012

Se io fossi....



Di poesie ce n'è di vari tipi: allegre, tristi, innamorate, disperate, ironiche....a seconda dello stato d'animo del poeta. In ogni genere ce n'è di belle e di meno belle...anzi: ce n'è che ci piacciono o meno, a seconda dei vari momenti della nostra vita. Finora abbiamo condiviso poesie d'amore , dal mio quaderno, poesie varie dal cassetto di Donatella e qualcosa dall'antologia di Spoon river. Non abbiamo ancora detto, però, che ci sono delle canzoni che sono belle e " poetiche" esattamente come le liriche. E che esprimono pensieri e sentimenti condivisibili da tutti. Certo, le canzoni andrebbero ascoltate e canticchiate, ma a volte, nel ritmo della musica, si perde un po' di vista il significato delle parole. Allora eccone qui una da leggere, da pensare e poi, se mai, da cantare. Perchè è molto bella:



                                   Se io fossi un angelo


Se io fossi un angelo
chissà cosa farei
alto, biondo, invisibile
che bello che sarei
e che coraggio avrei
sfruttandomi al massimo
è chiaro che volerei
zingaro libero
tutto il mondo girerei

andrei in Afganistan
e più giù in Sudafrica
a parlare con l'America
e se non mi abbattono
anche coi russi parlerei
angelo se io fossi un angelo
con lo sguardo biblico li fisserei
vi do due ore, due ore al massimo
poi sulla testa vi piscerei
sulle vostre belle fabbriche
di missili, di missili
se io fossi un angelo, non starei nelle processioni
nelle scatole dei presepi
starei seduto fumando una marlboro
al dolce fresco delle siepi
sarei un buon angelo, parlerei con Dio
gli ubbidirei amandolo a modo mio
gli parlerei a modo mio e gli direi
" Cosa vuoi tu da me tu"
" I potenti che mascalzoni e tu cosa fai li perdoni"
" ma allora sbagli anche tu"
ma poi non parlerei più
un angelo non sarei più un angelo
se con un calcio mi buttano giù
al massimo sarei un diavolo

e francamente questo non mi va
ma poi l'inferno cos'è
a parte il caldo che fa
non è poi diverso da qui
perché io sento che, son sicuro che
io so che gli angeli sono milioni di milioni
e che non li vedi nei cieli ma tra gli uomini
sono i più poveri e i più soli
quelli presi tra le reti
e se tra gli uomini nascesse un ancora Dio
gli ubbidirei amandolo a modo mio

a modo mio.



E per questa un grazie a Lucio Dalla!

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