lunedì 13 agosto 2012

Bretagna - quinta puntata



Ci svegliamo ancora con un bel sole: che fortuna! Le giacche a vento restano chiuse nel bagagliaio: vuoi vedere che le abbiamo portate solo per far fare loro un giro in terra straniera? Non preoccupiamocene....in caso servissero, sono a portata di mano.
Oggi abbiamo in programma  un'altra puntata sulla costa nord-ovest. Avevamo visto un paesino, l'ultima volta, delizioso, ma non ne ricordavo il nome. Per fortuna avevo un paio di foto; le ho mandate all'ente del turismo francese e loro mi hanno detto che si trattava di Pontrieux, sull'estuario del fiume Trieux, detta la piccola Venezia del Trègor.


Questa è la casa riconoscibile; è famosa ed è meta di tanti turisti. Non so per quale motivo, viene chiamata la Tour Eiffel, forse perchè è la più alta del paese.

La caratteristica che mi attirava in questo luogo, però è un'altra:











                           I 50 lavatoi fioriti lungo il fiume!

Oggi, naturalmente , non vengono più usati per lo scopo originario, ma fanno da scenografia, addirittura con le lavandaie e i bambini intenti al lavoro. L'idea che se ne ricava è di pace e serenità.
I fiori sono dovunque anche qui:



del resto, in Bretagna, nelle crepe dell'asfalto o lungo i muri delle case vecchie non nascono le erbacce come le nostre, ma queste:



Ripartiamo e ci fermiamo a visitare un grosso castello: La Roche Jagu, con il suo splendido giardino e la vista dall'alto sul fiume:












Ci rinfreschiamo a questa bellissima fontana nebulizzante:






ma ci fermiamo poco...dobbiamo trovare un ristorante: ce ne sarà qualcuno che propone qualcosa di diverso dalle cozze con patatine o dalle solite galettes? NO! Anche l'insalata è servita su una galette.
Ci rassegnamo pensando che stasera un bel risottino non ce lo leva nessuno.... e via, di nuovo in strada.
Una breve sosta a guardare un'aiola incolta, in mezzo ad una strada di campagna:







Posso dirlo? Preferisco questa aiola a tutte quelle dei giardini del castello!

Sul giornale "cote ouest" avevo letto un articolo che parlava di un giardino meraviglioso proprio in questa zona: Kerdalo. Non potevamo perderlo, quindi ci siamo addentrati nelle campagne finchè l'abbiamo trovato:












Indubbiamente bello, ma anche molto deludente. L'articolo lo prospettava come una meraviglia straordinaria e quindi ci aspettavamo molto di più. A parte un piccolo spazio intorno al castello, dove i giardini erano all'italiana, il resto era quasi boscaglia. Certamente ci sono parecchie specie di alberi, ma tutto sembrava piuttosto trascurato. Insomma di giardini non reclamizzati, ma molto più affascinanti ne abbiamo visti parecchi, senza andare così lontano. Basti pensare al parco Sigurtà.....
Pazienza! Ci consoliamo pensando che se non ci fossimo andati, avremmo sempre avuto il dispiacere di aver perso qualcosa di imperdibile.

Per oggi ci manca soltanto un luogo da visitare: l'abbazia marittima di Beauport, tappa importante sul cammino per Santiago de Compostela e scovata sullo stesso giornale. Siamo un po' preoccupati, speriamo che non sia un'altra delusione....


















NO! Per fortuna non restiamo delusi. Il luogo è bellissimo, anche se, purtroppo, l'abbazia è molto rovinata. Ma anche qui, come a Fontenay, si respira aria di pace e tranquilla laboriosità.





 Dalle finestre si vedono i campi coltivati dai monaci e il mare...là in fondo l'acipelago di Brèhat.
Ci si immaginano i monaci al lavoro, i pellegrini che chiedono asilo, il duca e la duchessa, che vivono qui e che qui sono sepolti:




Stanchi, ma soddisfatti, facciamo un po' di spesa e poi: a casa!!
A riposare un po' e fare i piani per domani.






































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