venerdì 1 giugno 2012

Lavanda

Mianna vi ha mostrato quella del suo giardino e io vi ho parlato dei profumi  di un tempo di cui la lavanda  era spesso la nota principale.



La Lavanda è entrata a far parte della tradizione popolare grazie al suo delicato, fresco e persistente profumo. Da sempre è, infatti, utilizzata per profumare la biancheria; una volta essicati, i suoi fiori
vengono per lo più raccolti in sacchettini e quindi riposti nei cassetti e negli armadi. Con l'essenza del fiore, inoltre, si ricavano delicati saponi, acqua di Colonia e altri prodotti per l'igiene personale. Tra le principali proprietà della Lavanda ricordiamo la capacità di tenere lontane le tarme; per questo vengono realizzati detergenti a base di Lavanda che, oltre a rilasciare negli ambienti un delicato profumo, svolgono anche un'importante azione antisettica




. Tuttavia, è a causa della presenza di un gran numero di api e calabroni in prossimità della pianta durante la fioritura e della conseguente cautela con la quale è meglio avvicinarsi alla pianta per coglierne delle ciocche che deriva il significato della Lavanda nel linguaggio dei fiori e cioè diffidenza.



Nel linguaggio dei fiori, però,  la Lavanda può avere due significati distinti e contradditori tra loro.
Il primo significato si rifà ad un'antica tradizione che racconta che la lavanda venisse usata nell'antichità contro i morsi dei serpenti e raccomandavano di trofinarla sulle ferite dopo averla lasciata macerare in acqua. Era quindi considerata un antidoto ma si diceva anche che all'interno dei suoi cespugli i serpenti vi facessero il nido, soprattutto gli aspidi, quindi i popoli antichi si avvicinavano ad essi con grande cautela. Da questa credenza è derivato il suo significato nel linguaggio dei fiori vale a dire "diffidenza".
Il secondo significato della Lavanda è legato invece a sentimenti più miti e regalare della lavanda vorrebbe dire "il tuo ricordo è la mia unica felicità".




Il nome generico "lavanda" con il quale siamo abituati a chiamare queste piante è stato recepito letteralmente nella lingua italiana dal gerundio latino "lavare" (che deve essere lavato) per alludere al fatto che questa specie era molto utilizzata nell'antichità (soprattutto nel Medioevo) per detergere il corpo.

La lavanda è una pianta molto rustica, che ben si adatta alle diverse situazioni pedo-climatiche e cresce spontanea nell'Italia meridionale e la ritroviamo nei terreni aridi e sassosi a formare dei bellissimi cespugli.




La spiga è considerata un amuleto contro le disgrazie ed i demoni e si dice che sia anche un talismano per portare prosperità e fecondità. La lavanda è l'essenza astrale del segno zodiacale dell'Ariete.




Se come pianta ornamentale ci regala moltissimi fiori, un intenso profumo e un arbusto rustico, non possiamo dimenticare quello che la lavanda ci dona come pianta officinale; infatti, oltre agli usi nell'industria dei profumi, la lavanda viene utilizzata anche per i benefici usi rilassanti e calmanti che ha il suo olio, che viene spesso aggiunto all'acqua del bagno serale, per conciliare un buon sonno.





La lavanda viene utilizzata anche in erboristeria, in
 aromaterapia e in omeopatia, sfruttandone i benefici effetti
 calmanti, ma anche battericidi, analgesici ed antidepressivi.
Viene utilizzato l'olio essenziale di lavanda, ma se ne
utilizzano anche i fiori in tisana o decotto; l'intera pianta viene
 utilizzata, disseccata, per aromatizzare i cibi; in genere non
 da sola, ma mescolata a salvia.



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